Il 3 ottobre scorso una delegazione FederSalus – EHPM (tra cui il Vice Presidente A. Zanardi) ha incontrato i funzionari di competenza della Commissione UE per discutere della monacolina K.
Nell’occasione sono state presentate nuove evidenze scientifiche a sostengo della sicurezza della sostanza:
- La meta-analisi di maggio 2019 “Safety of red yeast rice supplementation: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials” in cui sono stati valutati tutti gli studi clinici pubblicati (53 studi, che hanno coinvolto 8.535 soggetti di cui 4.437 trattati con riso rosso fermentato a dosi giornaliere di monacolina K che vanno da 3 a 10 mg)
- La “Review and Expert Opinion on the role of Red Yeast Rice supplementation in plasma cholesterol control” di agosto 2019 elaborata da un Expert Panel internazionale che annovera tra più importanti esperti provenienti da 17 Stati membri
Ne è seguita un’articolata discussione così riassumibile. E’ intenzione della Commissione UE proporre la riduzione dei correnti apporti di monacolina K (10 mg). Si sta infatti considerando o la definizione di un dosaggio presumibilmente inferiore ai 3 mg o la possibile sottomissione della monacolina ad un periodo di scrutinio di 4 anni (art. 8 del Reg. 1925/06). In tal caso, nei primi 18 mesi tutte le parti interessate potranno presentare ulteriori dati di sicurezza e la Commissione deciderà quindi sulla gestione della sostanza.
Il prossimo 14 ottobre si svolgerà un meeting durante il quale gli Stati membri rappresenteranno le loro posizioni alla Commissione UE. L’Italia sosterrà l’apporto di 3 mg di monacolina.
La discussione è quindi ancora in corso; non è pertanto possibile anticipare conclusioni né indicare i tempi di possibili interventi normativi.