Il Ministero della Salute, con Circolare del 10 settembre 2019, precisa alcuni adempimenti sulla qualità degli integratori alimentari.
Sulla purezza di aminoacidi ed altre sostanze impiegate negli integratori, la Nota rinvia anzitutto ai criteri generalmente accettati e raccomandati da organismi o agenzie internazionali come ad esempio il comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari (JECFA), la Farmacopea europea ed il Food Chemical Codex. Si ricorda che i criteri ed i requisiti di purezza delle vitamine e minerali sono invece fissati dall’art. 4 della Direttiva 2002/46 (poi art. 4 del D. Lg. 169/04).
Sulla purezza di aminoacidi ed altre sostanze impiegate negli integratori, la Nota rinvia anzitutto ai criteri generalmente accettati e raccomandati da organismi o agenzie internazionali come ad esempio il comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari (JECFA), la Farmacopea europea ed il Food Chemical Codex. Si ricorda che i criteri ed i requisiti di purezza delle vitamine e minerali sono invece fissati dall’art. 4 della Direttiva 2002/46 (poi art. 4 del D. Lg. 169/04).
La fabbricazione di integratori richiede inoltre, come prerequisiti, lo sviluppo, la realizzazione e la documentazione di procedure di controllo sulle condizioni operative dello stabilimento, come le buone pratiche di fabbricazione GMP e le buone pratiche igieniche (GHP). Occorre infine mettere in atto i piani e le procedure finalizzate alla sicurezza degli integratori basate sui principi del sistema HACCP.
Qui la circolare: Integratori alimentari GMP