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Gli Italiani e lo spreco alimentare

da | Feb 11, 2020

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Il 5 febbraio è stata la giornata nazionale contro lo spreco alimentare, un problema che coinvolge diversi aspetti: è un problema prima di tutto etico, se consideriamo che in Italia ogni anno vengono gettate nell’immondizia oltre 5,1 milioni di tonnellate di cibo; è conseguentemente anche un problema economico, visto che il valore annuale dello spreco alimentare vale quasi 13 miliardi di euro.
Da ultimo, ma non di certo meno importante, è un problema ambientale perché il cibo che viene buttato genera emissioni dannose.

La campagna lanciata da ENEA-Federdistribuzione parte dall’evidenza che la maggior parte dello spreco alimentare avviene tra le mura domestiche ed è proprio a casa che si può iniziare a invertire la rotta verso comportamenti più virtuosi.

Secondo l’indagine Waste Watcher condotta online a fine gennaio su un campione di 1200 cittadini, crescono l’attenzione per i costi ambientali ed economici legati allo spreco del cibo sulla scia del Green New Deal e la consapevolezza del binomio cibo e salute: per 7 italiani su 10 c’è una connessione precisa fra spreco alimentare, salute dell’ambiente e dell’uomo.

L’asticella dell’attenzione per la questione spreco si è decisamente alzata: per 7 su 10 l’ultimo decennio è stato decisivo in termini di consapevolezza.

Un dato confortante che però non deve far abbassare la soglia della nostra attenzione, perchè in termini di limitazione dello spreco e di salvaguardia dell’ambiente ancora c’è molto da fare.

Qui l’articolo completo