facebook img

Insufficienza venosa cronica in estate: una sfida cui prepararsi

da | Giu 19, 2019

young woman 1745173 1920

Si definisce “insufficienza venosa cronica (IVC)” una patologia del sistema circolatorio che determina un deficit del flusso sanguigno dalla periferia (soprattutto dalle gambe) al cuore.

Le cause della IVC possono essere:

  • Organiche: causata da alterazioni patologiche delle vene con ristagno e perdita di elasticità per cui si dilatano e diventano tortuose ed evidenti (vene varicose);
  • Funzionali: dovuta ad un sovraccarico di lavoro delle vene peraltro sane, che può essere provocato da anomalie di tipo posturale(immobilità forzata a letto, postura errata per anomalie della colonna o piede piatto, ingessatura di un arto) o da linfedema (ristagno di linfa nei tessuti).

I fattori di rischio più comuni:

Predisposizione genetica, sovrappeso, fumo, ipertensione arteriosa, gravidanza, età avanzata, sedentarietà, lavori che obbligano a posizioni fisse per lungo tempo, posture errate, ritenzione idrica, terapia ormonale estrogenica.

L’IVC è particolarmente diffusa nei Paesi Occidentali ed industrializzati. Le donne risultano più colpite: in media si ha una prevalenza del 30% della popolazione femminile contro il 15% di quella maschile in Italia.

I sintomi della IVC dipendono dalla gravità della malattia. Infatti, con il tempo e la progressione della IVC si assiste a :

  • Gonfiore e pesantezza agli arti che peggiora col passare della giornata;
  • Formicolii, prurito fino a dolore e crampi soprattutto notturni (gambe senza riposo);
  • Iperpigmentazione cutanea ed ispessimento della pelle, capillari in evidenza e varici;
  • Infiammazione (Flebite) e lesioni dei vasi;
  • Distrofie/ulcere cutanee;
  • Trombosi venosa profonda.

 

Classificazione clinica dell’insufficienza venosa
Classe 0Assenza di segni clinici visibili o palpabili di malattia venosa
Classe 1Presenza di teleangectasie o vene reticolari
Classe 2Presenza di vene varicose
Classe 3Presenza di edema
Classe 4Turbe trofiche di origine venosa: pigmentazione, eczema, ipodermite
Classe 5Come classe 4 con ulcere cicatrizzate
Classe 6Come classe 4 con ulcere in fase attiva

 

Inoltre i sintomi tendono a manifestarsi maggiormente nei mesi estivi, infatti il calore ed il sole accentuano/peggiorano i sintomi perché favoriscono la vasodilatazione e quindi il carico di lavoro delle vene. 

Le accortezze per una buona prevenzione sono norme semplici che portano beneficio non solo al sistema venoso, ma a tutto l’organismo:

  • Svolgere attività fisica regolare (camminare, nuotare);
  • Muovere le gambe anche durante le ore di lavoro sedentario o i lunghi viaggi;
  • Evitare tacchi alti e indumenti stretti;
  • Evitare esposizione prolungate al sole o fare bagni/docce molto calde, bagni termali caldi;
  • Smettere di fumare, evitare l’alcool, i grassi saturi, il sale e gli zuccheri semplici, idratarsi adeguatamente, mantenere il corretto pesoforma con un’alimentazione sana ed equilibrata.

 

CHE FARE?

A TAVOLA

Arricchire la dieta di frutta e verdura (l’OMS consiglia fino a 5 porzioni al giorno, circa 400 g, per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari). Frutti rossi (more, mirtilli, ribes) pesche, peperoni, broccoli, pomodori e molti altri sono ricchi di flavonoidi utili per il microcircolo, l’ananas combatte la ritenzione idrica ed ha azione antinfiammatoria grazie alla bromelina, la vitamina C di kiwi, limoni, fragole ha azione antinfiammatoria e immunostimolante..

RIMEDI GENERALI

Utilizzare le calze elastiche a compressione e comportamenti sani come già detto, applicazione di creme ad azione protettiva sul microcircolo e decogestionanti.

FARMACI

  • Flebotonici: migliorano il tono delle pareti venose e ostacolano la formazione dell’edema, riducendo quindi gonfiore, pesantezza e affaticamento. Hanno azione antinfiammatoria. Tra questi:
    • FLAVONOIDI (DIOSMINA dagli agrumi; TROXERUTINA dal the verde)
    • Estratti di piante officinali: oltre al già citato tè verde, hanno azione protettiva il Pungitopo, la Betulla e l’Ippocastano (da cui dsi ricava l’ESCINA).
  • Anticoagulanti, antiaggreganti: favoriscono la circolazione sanguigna;
  • Antinfiammatori:
  • Profibrinolitici: per sciogliere gli accumuli di fibrina

 

Le informazioni non sono sostitutive del parere medico.