La luna piena influisce davvero sulla qualità del sonno?
Stasera si potrà ammirare in tutto il suo splendore la Superluna, anche popolarmente chiamata Luna Blu. Paura di dormire male? Da tempo si cerca di trovare un’associazione coerente tra i cicli lunari e la fisiologia e il comportamento umano, tuttavia, ancora oggi le prove della modulazione dei tempi del sonno da parte delle fasi lunari sono controverse [1-3]. Un interessante studio svizzero ha dimostrato che in prossimità della luna piena, l’attività delta dell’elettroencefalogramma (EEG) durante il sonno NREM si riduceva del 30%, la durata totale del sonno diminuiva di 20 minuti mentre il tempo per addormentarsi aumentava di 5 minuti [3]. Questi cambiamenti sono stati associati a una diminuzione della qualità soggettiva del sonno e ad una diminuzione dei livelli di melatonina endogena.
Cos’è la melatonina?
La melatonina è un ormone che viene sintetizzato dalla ghiandola pineale in assenza di luce. Il suo picco ematico massimo si raggiunge tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente all’approssimarsi della luce mattutina. Quando lo stimolo luminoso arriva alla retina viene trasmesso un segnale all’epifisi dove viene inibita la sua secrezione. Svolge un ruolo molto importante perché regola il ritmo circadiano dell’organismo. Il ritmo circadiano, viene identificato come i ritmi di sonno e veglia, contraddistinti da specifici processi fisiologici, ed è importante che vengano egualmente rispettati: infatti, la qualità del sonno determina la qualità della vita diurna, e viceversa.
Come migliorare la qualità del sonno?
Circa il 60% degli adulti presenta una scarsa qualità del sonno ogni notte. Esistono più di 80 diversi disturbi del sonno, e tra i disturbi più comuni troviamo: non dormire abbastanza, non avere un sonno ristoratore, avere difficoltà ad addormentarsi, risvegli continui. Le difficoltà del sonno sono legate a problemi sia fisici che emotivi e possono influenzare la salute generale, la sicurezza, il pensiero, il funzionamento quotidiano e la qualità della vita in tutte le fasce di età. Inoltre, l’invecchiamento è spesso associato a variazioni del ciclo sonno-veglia dovute a cambiamenti nella secrezione di melatonina.
Per migliorare la qualità del sonno è consigliabile durante le ore serali, evitare di assumere bevande a base di caffeina, bibite energetiche, seguire una dieta sana ed equilibrata, eliminando pasti ipercalorici, ridurre l’uso di dispositivi elettronici, TV, videogames, per non esporsi a fonti luminose che riducono la secrezione della melatonina, mantenere costante l’orario in cui si va a dormire la notte e del risveglio al mattino e lasciare stress e preoccupazioni fuori dalla camera da letto.
La melatonina, è stata ampiamente studiata sia in vitro che a livello clinico, dimostrando sicurezza ed efficacia nel prevenire o alleviare i possibili disturbi derivanti dal jet-lag, ossia il cambiamento di fuso orario, e nel contribuire alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno [4]. Per cui un suo apporto, possibilmente sempre alla stessa ora mezz’ora prima di coricarsi, può essere un valido aiuto per migliorare la qualità del sonno. Anche la Passiflora incarnata e la Valeriana officinalis, piante erbacee ben conosciute per il loro effetto rilassante in caso di stress o sonno, possono contribuire a un riposo migliore e favorire il benessere mentale.
delthaSON® è un integratore alimentare a base di Melatonina, Valeriana e Passiflora, che grazie ai suoi componenti offre un’azione rilassante senza gli effetti collaterali tipici dei trattamenti farmacologici. Infatti, la melatonina contribuisce ad alleviare gli effetti del jet-lag e alla riduzione del tempo richiesto per prendere sonno. I due estratti naturali, Valeriana e Passiflora, aiutano il rilassamento in caso di stress o sonno e favoriscono il benessere mentale.
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Disclaimer: Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali, non intendono costituire la formulazione di una diagnosi, e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. È’ bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante e/o di un esperto specializzato.
Bibliografia
[4] Regolamento 432/2012