La prostatite batterica cronica non è molto frequente, ma quando si presenta è difficoltosa da trattare, può ripresentarsi e incide in modo considerevole sulla qualità di vita.
Il trattamento standard prevede un ciclo di antibiotici, per lo più della famiglia dei fluorochinoloni, per un tempo in genere abbastanza prolungato, da ripetere ad ogni episodio con i disagi che questo comporta: debolezza, possibile alterazione dell’equilibrio intestinale, possibili crampi alle gambe per esempio.
Nuove strategie sono al vaglio
In questo panorama, uno studio italiano ha mostrato che assumere il probiotico Lactobacillus casei migliorava i sintomi e diminuiva la necessità di antibiotici
Questo non stupisce, considerando che l’eziologia della prostatite batterica è sostenuta in genere da batteri Gram negativi (E. coli, Klebsiella, Proteus) provenienti dall’ambiente intestinale.
Uso dei probiotici
Ed allora i probiotici, che costituiscono un supporto al mantenimento dell’equilibrio del microbiota intestinale (eubiosi), possono certamente contribuire e in vari modi: per competizione con le specie patogene, tenendole “a bada”, produzione di sostanze batteriostatiche e battericide, mantenimento dell’integrità della barriera mucosa e prevenzione dell’infiammazione a livello intestinale, solo per dirrne alcune.
Inoltre il trattamento con il probiotico è sicuro e ben tollerato, quindi più semplice ed accettato dai pazienti che non una terapia, spesso lunga, con farmaci.
Le conclusioni dei ricercatori sono dunque a favore dei probiotici nelle prostatiti, e non sono gli unici report in tal senso [ref 1-3]
- Vicari E, La Vignera S, Castiglione R, Condorelli RA, Vicari LO, Calogero AE (2014) Chronic Prostatitis and Irritable Bowel Syndrome: Effectiveness of Treatment With Rifaximin Followed by the Probiotic VSL#3. Asian J Androl 16(5):735–739
- Porter CM, Shrestha E, Peiffer LB, Sfanos KS (2018) The microbiome in prostate inflammation and prostate cancer. Prostate Cancer Prostatic Dis 21(3):345–354
- Camilleri M (2006) Probiotics and irritable bowel syndrome: rationale, putative mechanisms, and evidence of clinical efficacy. J Clin Gastroenterol 40:264–269
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