Provare dolore è da sempre uno dei più grandi timori dell’uomo.
Molti tipi di dolore
Ci sono molti tipi di dolore, fisico o psicologico, ma comunque sia, l’essere umano tende per istinto a rifuggire quelle situazioni che potrebbero generarlo.
D’altro canto, il dolore è un segnale importante, un campanello d’allarme per la salvaguardia, ci avvisa che qualcosa non va e di correre ai ripari: banalmente, il dolore di una bruciatura induce l’allontanamento istintivo ed immediato dalla fonte di calore per limitare i danni.
Il dolore è una informazione che viene trasmessa al cervello dal sito del danno, tramite le fibre nervose.
Il dolore neuropatico
Nel caso del dolore neuropatico, sono invece esse stesse a subire un insulto.
Le cause di dolore neuropatico sono molte tra cui esposizione a sostanze tossiche (alcool, mercurio, piombo), alcuni farmaci (alcuni chemioterapici, ma anche statine, antibiotici, antipertensivi), tumori ematologici come i linfomi, HIV, Herpes zoster, lesioni traumatiche e schiacciamenti (ernie del disco, sindrome del tunnel carpale) e la più comune nei paesi occidentali, il diabete.
In generale, un danno alle fibre nervose si manifesta in modo diverso a seconda della sede colpita. La neuropatia può infatti essere centrale o periferica ed i sintomi possono manifestarsi come deficit di forza e difficoltà nella presa e nei movimenti, crampi e spasmi (sintomi motori) o formicolii, torpore, bruciore, dolore o insensibilità (sintomi sensitivi) o ancora modificazioni della pressione sanguigna, tachicardia, disfunzione erettile, alterazioni della sudorazione, della digestione o dello svuotamento vescicale (sintomi autonomici).
La neuropatia periferica
Il diabete provoca neuropatia periferica circa nel 60% dei pazienti, perché gli alti livelli di glucosio nel sangue inducono delle reazioni con produzione dei cosiddetti AGE: prodotti di glicazione avanzata, complessi di proteine e zuccheri, tra cui ad esempio l’emoglobina glicata, che si depositano nei tessuti e nei vasi, provocano infiammazione e deterioramento, impossibilità di mantenere un adeguato apporto di sostanze nutritive e di rimuovere gli scarti del metabolismo, con sofferenza anche a livello delle fibre nervose periferiche.
I sintomi
Le complicazioni di una neuropatia sono molte.
Una sintomatologia motoria può impedire il normale svolgimento delle attività quotidiane, come tenere in mano gli oggetti.
I sintomi sensitivi impattano severamente sulla qualità di vita, sicuramente se si manifestano come dolore, ma anche se determinano anestesia, cioè assenza di dolore in caso di ferite o tagli che il paziente pertanto sottovaluta e non cura. In un paziente diabetico, in cui si aggiunge un deficit di guarigione delle ferite, questo determina il piede diabetico e, nei casi più gravi, la gangrena, rendendo necessaria a volte l’amputazione.
L’evoluzione della neuropatia dipende dalla causa e dallo stadio: se infatti lo stimolo nocivo viene rimosso o alleviato dalle terapie e la neuropatia è in fase iniziale, la fibra nervosa può rigenerarsi e recuperare danni non estesi. In caso contrario invece, la condizione può diventare irreversibile.
È di primaria importanza individuare la causa e trattarla il prima possibile per eliminare i sintomi alla base.
È altrettanto importane alleviare i sintomi stessi, sostenendo le fibre nervose per favorire la rigenerazione e rallentare l deterioramento.
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Per questa proprietà può essere di grande utilità nel contrastare le situazioni di stress ossidativo causate dall’azione dei radicali liberi, responsabili dell’alterazione delle membrane cellulari.
L’acido alfa Lipoico interviene come cofattore enzimatico in importanti processi metabolici della cellula favorendo la produzione di energia (ATP) utile per il corretto recupero della funzionalità cellulare.
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