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Nuove linee guida per l’obesità

da | Mar 31, 2021

Botero 1

Risalgono al 2007 le linee guida sull’obesità; finalmente ora – dopo 3 anni e mezzo di studi – sono state pubblicate da medici canadesi le nuove linee guida per l’obesità di adulti e, separatamente, dei bambini.

Rappresentano senz’altro una rivoluzione: l’obesità, infatti non è più solo un problema connesso ai chili di troppo, ma viene finalmente considerata come una malattia cronica complessa che va trattata quindi nei suoi tanti aspetti: dalle cause psicologiche alle conseguenze patologiche e psicologiche e, non ultimo, negli stereotipi e nella considerazione che la società ha nei confronti di questa malattia.

Secondo i dati forniti dall’OMS, il numero di persone obese è raddoppiato dagli anni ’80 ad oggi: ad oggi ci sono 2,3 milioni di ersone nel mondo E non è più un problema che riguarda solo i paesi ricchi ma è sempre più diffuso anche nei paesi a medio e basso reddito.

L’obesità e il sovrappeso interessano 2,3 miliardi di persone nel mondo e l’obesità da sola 650 milioni di persone con un costo complessivo pari a circa duemila miliardi di dollari ed è causa di quasi 5 milioni di decessi. Anche l’Italia non è da meno, infatti, secondo i dati ISTAT una persona su 10 è obesa, ovvero oltre 5 milioni di adulti, con un impatto considerevole sui diversi ambiti dell’assistenza sanitaria.

Le conseguenze sono molteplici: da un lato ci sono i rischi per la salute fisica, che sono moltissimi (malattie ischemiche e cardiovascolari, osteoartriti, alcuni tipi di tumore) e dall’altra i rischi, altrettanto numerosi e gravi, per la salute psicologica: atti di bullismo, discriminazione e isolamento sono alcune delle tipiche condizioni in cui si trova una persona in sovrappeso o obesa.

Le linee guida canadesi riconoscono che l’obesità, finora considerata un problema legato alla responsabilità personale, riconosce che invece è una condizione complessa che deriva dall’interazione di fattori genetici, psicologici e ambientali.

Sono tanti i progetti nati in Italia e nel mondo per mettere in luce il problema e cercare nuove soluzioni, per informare le persone e cercare di sfatare lo stigma e i pregiudizi sociali sull’obesità, mandando al contempo un messaggio positivo, ovvero che l’obesità è una malattia da cui si può guarire.

In definitiva, le linee guida sono un invito a considerare l’obesità con un approccio globale che prenda in carico tutta la persona, per dare la giusta rilevanza agli aspetti psicologici e impostare i progetti terapeutici come se si dovessero portare avanti per tutta la vita.