In questo articolo scopriremo perché è importante l’integrazione di Omega-3 nei bambini
Cosa sono gli omega-3?
Gli omega-3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali, ossia non vengono sintetizzati a livello endogeno e quindi si necessita un’adeguata integrazione giornaliera attraverso la dieta. Il pesce è la fonte principale di omega-3 come salmone, sgombro, acciughe e aringhe, olio di fegato di merluzzo, olio di krill, ma li ritroviamo anche negli oli vegetali, noci, semi di lino, e verdure a foglia verde. Purtroppo, spesso il pesce non è gradito dai bambini, e quindi non è sempre facile fare il pieno di Omega-3 con questi alimenti. Inoltre, a volte alcuni pesci da allevamento possono essere fonti anche di metalli pesanti come il mercurio. La loro integrazione ricca in acido docosaesaenoico (DHA) e acido eicosapentaenoico (EPA) è importante nei bambini per un buon sviluppo del sistema nervoso, visivo e cardiaco. In particolare, l’assunzione di 250 mg al giorno di DHA contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale e normale funzione visiva, mentre EPA e DHA contribuiscono alla normale funzione cardiaca con un’assunzione giornaliera di 250 mg.
Perché è importante l’integrazione di Omega-3 nei bambini
Gli omega-3 svolgono molteplici azioni importanti per l’organismo. EPA e DHA sono necessari per la formazione e la funzione del cervello e della retina, per cui è necessario assumerne la giusta quantità fin da quando si è piccoli. Studi epidemiologici hanno correlato un basso indice di omega-3 (indice dei livelli ematici di EPA e DHA) ad una riduzione del volume cerebrale, disturbi cognitivi, malattie mentali e deficit visivi [1]. L’integrazione di olio di pesce (60 mg EPA e 260 mg DHA) per 12 settimane nei bambini ha dimostrato un miglioramento consistente dell’attenzione e della capacità di elaborazione cognitiva, misurata attraverso i cambiamenti dell’attività cerebrale durante i processi di memoria e compiti assegnati [2]. Una recente meta-analisi ha rilevato che in 1031 neonati l’integrazione di omega-3 ha migliorato significativamente lo sviluppo cognitivo, comprese le funzioni psicomotorie, le abilità motorie e il linguaggio [3]. Inoltre, uno studio italiano molto interessante, ha valutato l’efficacia di 250 mg/d o 500 mg/d di DHA in 60 bambini con steatosi epatica (NAFLD) dopo 6 mesi di assunzione combinata con dieta e esercizio fisico [4]. I dati hanno riportato un miglioramento dell’indice di massa corporea, dell’indice di sensibilità all’insulina, dei livelli sierici dell’alanina aminotransferasi (ALT), enzima specifico della funzionalità epatica, dei trigliceridi e della steatosi all’ecografia. Gli autori riportano che entrambe le dosi di DHA sono state ugualmente efficaci nel ridurre la steatosi. È stato ipotizzato che l’effetto del DHA sul danno epatico correlato alla steatosi sia dovuto alla riduzione della reazione duttale e all’attivazione delle cellule progenitrici epatiche, in precedenza attivate nella NAFLD pediatrica, e al down-regulation dei macrofagi pro-infiammatori residenti nel fegato, attraverso un meccanismo mediato dal recettore 4 degli acidi grassi liberi (GPR120).
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Disclaimer: Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali, non intendono costituire la formulazione di una diagnosi, e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. È’ bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante e/o di un esperto specializzato.
Bibliografia