I raduni, le feste, i ritrovi per motivi ludici o lavorativi, specialmente al chiuso, sono a rischio di contagio ed hanno avuto un ben noto ruolo nell’avvento della seconda ondata di SARS-CoV-2.
Sono state nuovamente promulgate regole di contenimento e limitazioni alla normale vita di relazione, per fortuna non cosi stringenti come le precedenti, per cui attualmente è possibile ipotizzare di trovarsi in contesti “affollati”
Ebbene, che rischio si corre?
I dati elaborati durante la prima ondata sono tornati utili. Attualmente si può consultare il sito
https://covid19eventi.datainterfaces.org/
un pannello di controllo on-line che elabora informazioni in tempo reale geolocalizzate per valutare il rischio di andare in un certo luogo o partecipare ad un evento specifico, conoscendo all’incirca il numero di persone con cui si verrà in contatto.
L’analisi dei dati ha evidenziato che la maggior parte degli eventi di piccole dimensioni (dieci persone) presentava un rischio relativamente basso ovunque e gli eventi più grandi (>1.000 persone) presentavano un rischio relativamente alto ovunque, mentre il rischio associato a eventi di dimensioni intermedie (50 -100 persone) era fortemente variabile da regione a regione.
Avere un rischio elevato associato a riunioni di 50 persone (es. riunioni sociali, bar, ristoranti, eventi aziendali ecc.) vuol dire che esiste un rischio elevato di trasmissione all’interno dell’evento, se non vengono prese precauzioni.